La tragica semplicità del caso Alessandrini e della delibera nascosta
I fatti sono evidenti:
- la legge prevede che in caso di superamento dei limiti di inquinamento del mare deva essere emanato il divieto di balneazione,
- la legge non lascia “margini di manovra” agli amministratori pubblici per decidere se emettere o no il divieto di balneazione,
- il divieto di balneazione era stato emesso quindi il mare non era balneabile,
- omettere di rendere pubblico il divieto di balneazione è stato un atto contro la legge.
Il sindaco di Pescara, Alessandrini, si è difeso sostenendo:
- sapevo – o mi avevano garantito – che la situazione si sarebbe risolta da sola in un paio di giorni,
- non ho fatto male a nessuno,
- mica stiamo parlando del virus Ebola,
- ho seguito una prassi già esistente.
Questi argomenti sono giuridicamente irrilevanti e sembrano, piuttosto, il frutto del tentativo di appellarsi a un “senso comune” che considera la legge una cosa da disapplicare quando serve.
Il sindaco Alessandrini sarà una brava persona ma ha dimostrato di non essere capace di fare il Sindaco, basta vedere come il sindaco sostanziale è il vice sindaco Del Vecchio (uomo di D’Alfonso)…..
Non cedo ci sia bisogno di ulteriori commenti… purtroppo!!!