I veleni di Bussi e i cafoni di Silone
Che un’azienda possa decidere, in nome del profitto, di avvelenare quattro cafoni meridionali magari comprandone il silenzio con dei posti di lavoro ci può anche stare. Come ci può stare che chi ha governato localmente per quarant’anni questi cafoni non si sia preoccupato di proteggerne l’incolumità , ma solo di ottenerne il consenso elettorale.
D’altra parte, visto che nessuno ha avuto il coraggio di alzare la testa e chiedere conto a politici, amministratori e autorità giudiziaria di un’inerzia durata una vita, dobbiamo effettivamente accettare il nostro ruolo, cafoni, appunto, non così diversi da quelli di Fontamara. Carne da macello sulla quale altri hanno potuto costruire fortune, successo e potere.